Il respiro della vita

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Ti è mai capitato di imbatterti in una lezione di Yoga dove l’insegnante per tutto il tempo ti ha parlato della parola magica RESPIRO?Eh sì, noi nasciamo con un respiro ed esaliamo l’ultimo respiro, ma durante la nostra vita siamo davvero consapevoli dell’importanza di quest’ultimo?

La filosofia yogica riconosce l’importanza del respiro come principale mezzo di scambio tra l’ambiente esterno e noi stessi. Dal momento della nascita, il respiro umano subisce continue modificazioni indotte da necessità di carattere fisiologico o di natura emotiva e proprio le emozioni sono responsabili delle maggiori fluttuazioni respiratorie si pensi all’insicurezza o alla paura che provocano forti contrazioni o irrigidimenti muscolari, che negli anni si ripercuotono inevitabilmente su spalle, rachide e diaframma. Lo Yoga ti insegna a dirigere ed espandere il tuo respiro consapevolmente, con molteplici benefici a livello fisico (in quanto libera il diaframma), sia a livello mentale, in quanto assume un ruolo fondamentale nella comunicazione tra conscio ed inconscio consentendo un miglioramento di tutti gli stati emotivi, nonchè dello stato di concentrazione mentale. Nello yoga durante tutta la pratica l’allievo viene invitato a portare la consapevolezza al respiro e questo, consente allo stesso di non perdersi nella quotidianità, ma di portarsi nel qui ed ora, lasciando andare ciò che in quel momento non serve…

Cosa avviene dentro il corpo quando liberiamo il diaframma?? Partiamo dal punto che il diaframma è uno dei muscoli piu’ ramificati del nostro sistema muscolare. La sue funzioni si manifestano dalle cervicali (in cui in fase embrionale si forma) sino al cuore, ai polmoni, al sistema digestivo e riproduttivo nonchè tutti gli aspetti emotivi che ne conseguono. Il diaframma è il principale muscolo inspiratorio, ne deriva che la sua capacità di ossigenarsi è legata dalla corretta azione e alla salute stessa.

Nell’inspirazione le fibre muscolari si contraggono e il diaframma si abbassa comprimendo le viscere e creando un massaggio agli organi interni …si immagini una marea che lentamente risale dal basso verso l’alto, espandendosi lateralmente. L’espirazione pertanto è una fase passiva in cui le fibre muscolari si rilassano e risalgono in posizione neutra, richiamando la cassa toracica verso l’interno dove l’aria ormai satura carica di anidride carbonica, fluisce verso l’esterno emungendo i visceri del materiale di scarto…si immagini una marea che scende, un recipiente che si svuota.

Pertanto un corretto movimento diaframmatico ha un’azione benefica su gli organi interni e su funzioni vitali importantissime. Liberando il diaframma il cuore ha il giusto spazio per espandersi nella gabbia toracica, inoltre la profonda e regolare variazione della pressione intratoracica e infraddominale alleggerisce il compito al muscolo cardiaco, favorendo la circolazione nel sistema sanguigno. Nella sua escursione il movimento del diaframma crea un massaggio che favorisce l’attività del sistema digestivo ed escretivo, anche il ricambio sanguigno degli organi addominali specie fegato e milza dove ristagna maggiormente.

Inoltre ai benefici fisici si aggiunge grande beneficio della gestione dei flussi emozionali ovvero la capacità di ascolto, di interpretazione, di accettazione e di trasformazione. Quando siamo inondati da emozioni di gioia, amore, accettazione e benevolenza il nostro diaframma si rilassa trovando la sua migliore condizione; tutti gli stati in cui ci sentiamo bene favoriscono il nostro diaframma quando cantiamo, sbadigliamo, accarezziamo il nostro pelosetto di casa o ci dedichiamo a una passeggiata in natura.

Quando le emozioni che proviamo sono di rabbia, invidia, gelosia o rancore il diaframma si contrae, provocando dolori allo stomaco, ansia, agitazione mentale, confusione e colite.


Quindi ricordiamoci sempre di respirare il respiro è
vita!

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